martedì 17 marzo 2015

La casa di Nikolaj Gogol in via Sistina a Roma





"Se sapeste quanto m'è costato lasciare Roma, anche se so che non sarà per più di due-tre mesi. Ma giuro che se mi avessero offerto milioni e se questi milioni li avessero anche moltiplicati per altri milioni e se poi li avessero decuplicati, io non li avrei presi, se questo fosse stato a patto di lasciare Roma sia pure per sei mesi".

                                                                                            Nikolaj Gogol

Un discorso a parte meritano le case dove sono vissuti degli artisti e che però non si sono conservate come tali: gli arredi e gli oggetti personali sono andati persi e non rimane più che una targa a ricordare che in quella dimora vi ha soggiornato per qualche tempo un artista. Parlando di Roma, la mia città, ci sono tantissime targhe sparse un pò ovunque, a testimoniare che nella città eterna sono passati tutti o quasi. Qualche giorno fa, camminando per via Sistina, non ho potuto fare a meno di guardare la targa che riguarda lo scrittore russo Nikolaj Gogol (1809-1852) che fece parte della numerosa colonia russa che soggiornò nella capitale.





E' apposta sulla facciata di un edificio che sta al numero 126 di via Sistina;  lo scrittore russo visitò  Roma numerose volte tra il 1837 e il 1847 e fu il più famoso esponente della colonia russo-romana che produsse all'inizio dell'800 altissime opere in vari campi artistici. In questa casa compose il suo capolavoro, "Le anime morte", di cui gran parte del testo fu scritto stando seduto ai tavoli dell'Antico Caffè Greco dove si conserva tuttora una targa a commemorazione dei 50 anni dalla sua morte. La targa in via Sistina fu apposta dalla comunità russa nel 1901. E' curioso notare che la parte scritta in russo della targa dice che lo scrittore compose in questa casa "Le anime morte", mentre invece, chissà perché, la traduzione in italiano spiega soltanto che in questa casa "compose il suo capolavoro".