venerdì 10 luglio 2015

La dacia di Boris Pasternak a Peredelkino




                "L'arte non è pensabile senza rischio e sacrificio spirituale di sé".    
                                                                                           
                                                                                                   Boris Pasternak

La casa di Boris Pasternak (1890-1960) si trova nei boschi di Peredelkino, un villaggio di artisti a circa 25 km da Mosca. E' in questa dacia che lo scrittore premio Nobel visse dal 1939 fino alla sua morte avvenuta nel 1960. Ricordato in tutto il mondo principalmente per il suo libro "Il dottor Zivago" dal quale è stato tratto il celeberrimo film con Julie Christie e Omar Sharif, Pasternak, oltre ad essere un grande scrittore, è anche un grande poeta, le cui poesie sono molto apprezzate in Russia e non solo.


Per raggiungere Peredelkino, si può prendere un treno dalla stazione Kievsky Vokzal di Mosca che impiega circa 20 minuti per arrivare a destinazione. Su quel treno Pasternak viaggiava spesso, tanto da intitolare una raccolta delle sue poesie, apparsa nel 1943, "Sui treni mattutini", dove racconta le sue trasferte mattiniere da Peredelniko a Mosca.




La casa al numero 3 di via Pavlenko è aperta ogni giorno dalle 10 alle 16: costruita su due piani, ha degli interni sobri, dipinti in bianco e marrone. La veranda luminosa, che accoglie i visitatori con il suo tavolo apparecchiato con tazze e samovar, affaccia sul giardino che circonda la casa. Nella stanza da letto dell'artista, piuttosto spoglia, e nello studio vi sono ancora i suoi stivali, cappotto e cappello così come li lasciò.

Nel 1958 gli fu assegnato il premio Nobel per la poesia e la letteratura; a quel tempo il "Dottor Zivago" non era pubblicato in Russia, dove era stato pesantemente attaccato, e circolava clandestinamente come tanti altri samizdat, i libri proibiti che venivano stampati artigianalmente per circolare di nascosto. E' sotto questa forma che arrivò nelle mani dell'editore Giangiacomo Feltrinelli che, all'epoca aveva 31 anni, ebbe il merito di pubblicarlo per primo, in Italia, nel 1957, facendolo diventare immediatamente un best-seller mondiale. Le vicende rocambolesche riguardanti la pubblicazione del libro sono note; il libro che era stato oggetto di una violenta campagna di denigrazione in Unione Sovietica (Pasternak fu espulso dall'Unione degli Scrittori) spinse il suo autore a rinunciare al premio, nell'ottobre del 1958, con un telegramma rivolto all'Accademia di Svezia, premio che gli fu però assegnato lo stesso anno, nonostante il suo rifiuto.

Dopo la morte di Pasternak, la sua dacia divenne un museo non ufficiale: è solo il 10 febbraio 1990, in occasione dell'anniversario dei 100 anni della nascita dello scrittore, che la casa-museo venne aperta al pubblico ed ogni cosa sembrò tornare al suo posto, com' era ai tempi di Pasternak. I quadri, le stampe e i disegni fatti dal padre, Leonid Osipovic, un noto pittore, acquistato dallo stesso Tolstoi, sono tuttora appesi alle pareti della casa, in cui aleggia lo stile del suo antico proprietario, improntato ad una grande semplicità.





LA CASA-MUSEO DI BORIS PASTERNAK
3, via Pavlenko. Peredelkino
Orario: mart-merc 10.00-16.00
             giov-ven    10.00-17.00
             sab-dom    10.00-17.00
La biglietteria chiude mezz'ora prima della chiusura del museo
Sito web (in russo): http://pasternakmuseum.ru/
Pagina Facebook (in russo) sul museo: https://www.facebook.com/kunzewogw
Pagina Facebook su Pasternak in inglese con informazioni sulla casa- museo: https://www.facebook.com/BorisPasternakAuthor?fref=ts
Email: pasternakmuz@mail.ru