sabato 5 novembre 2016

L'ultimo atelier di Gustav Klimt a Vienna






"...Non esiste un mio autoritratto. Non sono interessato nella mia persona come soggetto di un dipinto. (...) Sono convinto che come persona non sono particolarmente interessante. (...) Sono un pittore che dipinge giorno dopo giorno, dalla mattina alla sera, dei dipinti figurativi e dei paesaggi, più raramente dei ritratti. Chiunque voglia sapere qualcosa di me - come artista che è l'unica cosa degna di significato - deve guardare con attenzione i miei quadri e cercare lì di riconoscere chi sono e cosa voglio".

                                                                                                 Gustav Klimt

Quest'estate sono stata qualche giorno a Vienna e ho voluto andare a cercarmi l'atelier dove Klimt (1862 Vienna - 1918 Vienna) dipingeva, dato che alcuni amici mi avevano detto che era stato riaperto da non molto. Così ho preso la metropolitana e poi un tram per raggiungere un quartiere che ai tempi di Klimt era fuori città, e che adesso fa parte del tredicesimo distretto. Al numero 11 della Feldmuhlgasse, c'è una grande casa circondata da un giardino che Klimt amava curare personalmente e che era pieno di fiori quando ci viveva. La proprietà attuale è circa un terzo di quella originale, copre una superficie di 5.451 m2 ed è nota a tutti come la "villa di Klimt".



Qualche anno dopo la morte dell'artista, il suo studio fu ristrutturato e convertito nella grande villa neobarocca di oggi, con la terrazza al primo piano e le due rampe esterne di scale che portano al piano superiore: tutti elementi che non esistevano nell'atelier originale che era di dimensioni più ridotte. Quando ho visitato lo studio, delle sedie erano state messe nel giardino perché si festeggiava un matrimonio quel giorno, dato che la villa può essere affittata per eventi e feste.



Molti ospiti illustri visitarono Klimt nel suo studio, tra questi ci sono gli artisti Egon Schiele e Felix Albrecht Harta e lo scrittore austriaco Arthur Schnitzler che annotò nel suo diario: " Mi ha mostrato i suoi disegni, molti quadri - paesaggi, ritratti, fantasticherie - terminati e incompiuti. I paesaggi in particolare erano belli. Ci ha mostrato le stanze e il giardino; e sento, nonostante tutte le nostre differenze e la superiorità del suo genio artistico, una profonda affinità".

Lo studio della Feldmuhlgasse dove lavorò dal 1911 al 1918, anno della sua morte, era il posto adatto per lavorare durante l'ultima fase della sua vita. E' l'unico degli ateliers in cui ha lavorato che si è conservato fino a noi: qui portò a termine un gran numero di paesaggi che aveva iniziato a dipingere durante i suoi soggiorni estivi. Spesso ricorreva all'uso della fotografia per trovare i soggetti dei suoi quadri, oppure faceva un buco in un foglio e guardava attraverso di esso come se si fosse trattato di un mirino.

Poco dopo la morte di Klimt, e poco prima della sua stessa morte,  Egon Schiele disse: "non bisogna rimuovere nulla perché tutto quello che riguarda la casa di Klimt costituisce un tutto e un'opera d'arte che non va distrutta". Per fortuna il suo desiderio si è realizzato.


                                                  Gustav Klimt e Emilie Floge



LA VILLA DI KLIMT A VIENNA
Feldmuhlgasse 11, 1130 Vienna
Sito web: http://www.klimtvilla.at
Facebook: Klimt Villa in Vienna