domenica 5 ottobre 2014

La casa-fondazione César Manrique a Lanzarote





"La fondazione è l'eredità personale che lascio al popolo di Lanzarote e che spero serva per mantenere viva la promozione dell'arte, l'integrazione dell'architettura nella natura, l'equilibrio dell'ambiente e conservare i valori culturali e naturali della nostra isola".

                                                                                                      César Manrique

Pochi uomini sono riusciti ad esercitare un'influenza così determinante sulla loro terra di origine come César Manrique (1919-1992) lo ha fatto sull'isola di Lanzarote, alle Canarie. La sua architettura, strettamente legata al paesaggio, è sinonimo di vitalità, movimento e luce: sono sette in totale le opere architettoniche che ha lasciato sull'isola. Un'isola dove non aveva voluto che vi fossero né cartelloni pubblicitari né alte costruzioni che potessero deturpare la bellezza del paesaggio. Una volta aveva dichiarato: "Penso che sia il primo posto in Europa dove i cartelloni pubblicitari sono stati rimossi dal paesaggio. Avevo l'abitudine di andare in giro di notte per distruggere i manifesti pubblicitari. Ce li abbiamo nei giornali, alla radio e alla televisione; e dobbiamo averli anche quando siamo in mezzo alla natura? E' troppo!" 


                                               Casa-fondazione César Manrique

Nato ad Arrecife nel 1919, aveva studiato architettura per due anni per poi mollare gli studi universitari; si era dunque trasferito a Madrid per studiare all'Accademia di Belle Arti di San Fernando e dedicarsi alla pittura. Cosa che fece con successo: nel 1953,  iniziò a dipingere arte astratta, cosa che, sotto la dittatura franchista di allora, significava una rivoluzione. Alla fine degli anni '50, le sue opere erano esposte in tutto il mondo, vincendo vari premi,  e per due volte espose alla Biennale di Venezia. Nel 1966 partì per gli Stati Uniti, dove entrò in contatto con gli ambienti artistici statunitensi. Due anni dopo tornò a Lanzarote e cominciò a mettere in pratica le sue idee in materia di integrazione dell'architettura nel paesaggio.

Era un artista poliedrico: scultore, architetto, urbanista, paesaggista ed ecologista ante litteram, il suo legato a Lanzarote è costituito da sette opere architettoniche, perfettamente inserite nella natura circostante, in quanto concepite ad hoc per adeguarsi all'ambiente vulcanico di Lanzarote, che ha eseguito nel corso degli anni '60 e '70.



                                                 Casa-fondazione César Manrique

Los Jameos del Agua sono una delle opere più spettacolari dell'isola. La parola jameo sta ad indicare una cavità, un avvallamento del suolo - i Jameos del Agua sono dei sotterranei vulcanici, convertiti dall'estro visionario di Manrique in una sala concerti per seicento spettatori, due sale da ballo, un ristorante, due bar, e un museo di vulcanologia. Un lago sotterraneo è pieno di granchi albini e ciechi, sensibili alla luce e al rumore che sono divenuti un simbolo del luogo. I Jameos del Agua somigliano ad un paesaggio lunare degno di stare in un film di Kubrick e costituiscono la prima opera architettonica progettata da Manrique, nel 1966. Non è un caso se il regista americano girò alcune scene del celebre film "2001: Odissea nello spazio" nel parco nazionale di Timanfaya che porta il nome del vulcano Timanfaya che è ancora attivo.


                                                Casa-fondazione César Manrique


                                                            Jameos del Agua

La casa-fondazione César Manrique è stata inaugurata nel marzo del 1992 ed ha costituito la realizzazione di un sogno per l'artista, che aveva allora settantatré anni. E' una superficie di 1500 metri quadri  abitabili costruita su cinque bolle vulcaniche, sopra una colata di lava nera di grandi proporzioni, collegate da stretti corridoi scavati nel basalto della colata lavica e adibite ad uso abitativo. Vi sono inoltre una piscina, una piccola pista da ballo, un barbecue, etc.. Nello studio di Manrique, vicino all'uscita, sono esposte le opere dell'artista: quadri, disegni, sculture, ceramiche, foto e progetti di opere. L'area bar e il punto vendita sono stati ricavati nel garage di casa. La fondazione si trova a Tahiche, in quella che fu la casa dell'artista, dove visse fino al 1987. Perse la vita in un incidente stradale il 25 settembre 1992. Aveva settantatré anni e una grande carica vitale, insieme alla voglia di lottare per continuare a difendere la sua isola. Chiunque visiti Lanzarote oggi, non può fare a meno di notarvi l'impronta che il suo più celebre figlio ha lasciato.






INFORMAZIONI: 
CASA-FONDAZIONE CESAR MANRIQUE
Calle Jorge Luis Borges, 10
35507 Tahìche Lanzarote
Isole Canarie
Tel. +34 928 84 31 38/fax. +34 928 84 34 63
Orario: aperto tutti i giorni, inclusi i festivi,dalle 10.00 alle 18.00 
Chiuso il 1 gennaio
Sito web:



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